Neil Young - Le Noise (2010)

di Silvano Bottaro

Sorprendente, questo è l’aggettivo più appropriato o per lo meno il primo aggettivo che mi viene in mente dopo l’ascolto di “Le Noise” l’ultimo lavoro di Mr. Neil Percel Young. In questo disco il sessantacinquenne (il prossimo 12 novembre) cantautore canadese si fa aiutare per la prima volta dal produttore Daniel Lanois, canadese pure lui, che in questo caso è anche strumentista.
Non è un’opera semplice, ovvia, "La Noise", ci sono otto brani, di cui due ballate e per l’esattezza; Love and War e The Hitchhiker, canzoni acustiche di rara bellezza, e altre sei decisamente elettriche, molto elettriche!
Il disco è un fiume in piena, i suoni trasmettono la rabbia, la passione e l’amore di Neil per la vita. A voler marcare ancor di più questi sentimenti, Young scaraventa sulla sua chitarra tutta l’energia possibile, come voler raggiungere il più profondo, come volesse solleticare le viscere di ognuno di noi, il fatto è che ci riesce e ci riesce anche bene!
Questa la grandezza dell' artista, l’energia e la voglia di cavalcare le scene non da “vecchio pensionato” che vive sugli allori ma da attivo songwriter. Il coraggio di mettersi in gioco senza compromessi, la voglia di cambiare e di muoversi in continuazione è la sua priorità vitale.
Nonostante il risultato, naturalmente opinabile, dividerà i suoi fan, molto probabilmente per gli amanti del suono acustico risulterà poco piacevole la mezzora scarsa di suono elettrico, distorto, duro, con campionature digitali, sintetizzatori ed altri effetti elettronici, consigliati ed effettuati dal buon Lanois, non si può certamente negare ancora una volta che con questo “Le Noise” Neil Young si dimostra un grande. Il suo voler cercare sempre qualcosa di nuovo ed il volerlo suonare fa sì che ogni suo album sia diverso dal precedente.
Personalmente ascolto dopo ascolto il disco ha preso le mie simpatie e se certamente non prenderà il posto di altri suoi capolavori, il disco si merita il più che buono.

ps.
Nel video qui sotto, l'ascolto dell’intero album di 39 minuti.

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