The Rolling Stones - Let It Bleed (1969)

È l'Apocalisse secondo i Rolling Stones, forse la fine di un'era, forse una corrente sotterranea oscura che attraversa gli anni Sessanta e che finalmente viene alla luce, giusto in tempo per salutare il decennio che se ne va e per accogliere quello in arrivo (nel mondo del rock'n'roll si aprirà con Let It Be, che ne riecheggia il titolo e annuncia lo scioglimento dei Beatles). E il primo album pubblicato dagli Stones dopo la morte di Brian Jones, uno dei fondatori del gruppo, espulso nel giugno del 1969 e circa un mese dopo ritrovato cadavere nella piscina di casa sua. Registrato in diversi momenti lungo tutto il 1969, in parte insieme a Beggars Banquet (anni dopo Jagger dirà addirittura di non riuscire a distinguerli uno dall'altro, nel ricordo), Let It Bleed eredita alcuni pezzi dello stesso momento creativo, ma in un'atmosfera generale molto piú compatta. Oscura ma lucida, proprio come l'introduzione del pezzo d'apertura, Gimme Shelter, uno dei vertici creativi assoluti della premiata ditta Rolling Stones: una chitarra che arriva da lontano e che via via si sovrappone a un'altra, a una voce, al basso, alla batteria senza mai cedere alla voglia di stupire. A Positano, in vacanza, Jagger e Richards scrivono Midnight Rambler, ciò che di piú lontano si possa immaginare dallo splendore mediterraneo della costiera amalfitana. Love In Vain omaggia il maestro di tutti, Robert Johnson, ma l'intento non è calligrafico: gli interventi di modernizzazione sono al contrario pesantissimi, decisivi. Il blues è stato finalmente masticato, mangiato, digerito. E diventato qualcos'altrp, una costruzione astratta, intellettuale, che aspira all'eleganza. E diventato rock'n'roll. Ci vuole tutto l'album, nove pezzi, per capirlo fino in fondo: You Can' t Always Get What You Want, porta quell'astrazione a livelli perfino superiori. Comincia come un ironico gospel («Non puoi sempre ottenere ciò che vuoi... »), per poi diventare scettico rock'n'roll («Ma a volte puoi avere ciò di cui hai bisogno»). Insomma, è I Can't Get No Satisfaction cantata da chi ora sa molte piú cose sulla vita e su se stesso. Esce come lato B di un singolo che ha Country Honk sul lato A, e viene pubblicato il giorno dopo i funerali di Brian Jones. Ecco uno che probabilmente pensava ancora di poter ottenere tutto ciò che voleva. (Mia valutazione: Distinto)

di P. M. Scaglione - Rock! (Einaudi)

Commenti

E T I C H E T T E

Mostra di più